mercoledì 20 dicembre 2006

CACCIA ALLA MELODIA SASSARESE


CANTA SASSARI. SASSARI CIONFRAIOLA .......

Quando sono iniziate a fiorire le canzoni dialettali sassaresi ?. Non si sa, o meglio, noi non lo sappiamo.
Abbiamo memoria per Toni Deldrò, Ruzzetta, le trinità: trio latti dozzi, trio ruseddu, ecc. ecc.
Canzoni belle e brutte, da ziminata e non, romantiche, melodiche e da sfottò.
Gli anni settanta sono stati la fucina di molte di queste melodie. Ma prima cosa c'era ? qual'è la più vecchia canzone sassarese ?

La sfida è aperta.illustrazione di crescosotto
Postate la canzone sassarese che vi ha regalato momenti felici e divertenti. Il testo è gradito, come la data e l'autore.

Alla ricerca della canzone sassarese perduta.
In omaggio al maestro Ginetto Ruzzetta, ascoltate uno dei suoi capolavori:
LU DIVORZIU



Benvenuto tra noi a MIRINZANA, nuovo responsabile artistico del BLOG.

Come avete letto ne sa due striscie di canzoni sassaresi e non ....
Come regalo di benvenuto abbiamo realizzato per lui un mixaggio di La Mirinzana (Tony del Drò, Giommaria Santoni e Lionello Siddi) con l'originale (ebben si .....) composto da un certo Mauro Lusini (di Siena) nel 1970 circa.
Mauro Lusini chi era costui? E' l'autore (aveva solo 20 anni...) di un pezzo celebre come "C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones" ed è stato anche autore di Patti Pravo .....
Il nostro inno nazionale è un "tarocco" ????? O è solo "liberamente tratto ...." da opera altrui ??
Ascoltate qui e poi giudicherete !!!



La verità si dica, meglio (MOLTO MEGLIO) la nostra !!!!
LA MIRINZANA in forru ...........
Musica di Mauro Lusini, parole dei nostri Tony del Drò, Giommaria Santoni e Lionello Siddi

mercoledì 6 dicembre 2006

SASSARESERIE SULLA STAMPA


L'ACCADEMIA DELLO ZIMINO AGLI ONORI DELLA CRONACA

L'Accademia dello Zimino, fondata dalla greffa di "Sassareserie" è finita, come si dice "sui giornali".
E' in edicola il numero zero di un nuovo mensile dedicato a Sassari.
Si chiama LA VOCE DI SASSARI e, la verità si digghia inizia bene, dimostrando un vero spirito sassarese. Serio si, ma senza trascurare il nostro spirito cionfraiolo e la capacità di ridersi addosso di tutti noi.
Il numero in edicola dedica un ampio servizio all'Accademia e parla anche di noi di SASSARESERIE ....
Beh .... No feddi li "legna verdhi" e cumpareddivi LA VOCE DI SASSARI

martedì 5 dicembre 2006

SIAMO SEMPRE QUI !!!!!!!!!!!!!

AVVISO AI NAVIGANTI
La mal'intragnadda redazione (una folla di una persona e mezzo ...) ha avuto un po di problemi di famiglia nell'ultimo mese .....
E il BLOG è rimasto statico.



Ma SASSARESERIE è sempre vivo e marcia a 3.000 pagine al mese.
A presto con nuove cose da ridere .........

domenica 12 novembre 2006

Ancora ASPIRINA per tutti

A grande richiesta:
ancora ASPIRINA in una delle sue più famose interpretazioni:
la cena del "........ già glielo pieno io ....."




sempre buon divertimento a tutti

AUGURI SASSARESERIE !!!!

Certo che sono in tanti i cionfraioli ...............
In due mesi (14 settembre - 11 novembre) QUATTROMILA visite e DIECIMILA pagine viste .......

AUGURI, SASSARESERIE
e buon divertimento a tutti

mercoledì 8 novembre 2006

GOLIARDIA SASSARESE, ricordi di Tumbarella


GOLIARDIA SASSARESE
ricordi di Tumbarella

Sassari, 18 dicembre
Suona la sveglia.

Immediatamente ti si alza il cagotto.

Oggi hai compito in classe di matematica, due ore di italiano che la Piras ti odia ed hai NC nel primo quadrimestre e un'ora di scienze.
Passi in rassegna le scuse collaudate per tua mamma: ho mal di pancia, oggi c'è assemblea, sono senza benzina nel motorino. Niente da fare: ti vesti con la morte nel cuore e ti rechi verso il luogo della tua esecuzione. Niente ti potrà salvare.

Sassari 18 dicembre
Suona la sveglia.
Il primo istinto è quello di girarti dall'altra parte. Però poi perderai la faccia, le donne ti
tratteranno da merda quale sei e gli amici ti piglieranno per il culo.
Oddio, quello lo faranno lo stesso, se saranno in grado di sopravvivere alle LORO umiliazioni. Vieni all'università, inizia la tua vera preparazione per il mondo del lavoro, e siamo una bella compagnia, ci si diverte... Intanto mastichi amaro, speriamo solo che non passi qualcuno che ti conosce....

COSA HANNO IN COMUNE I DUE PROFILI DESCRITTI SOPRA?
Semplice, stanno per avere o hanno avuto a che fare con la GOLIARDIA.

Il primo verrà salvato da una piallata scolastica coi controcazzi da una torma di giovani vocianti che irromperanno nell'aula e perculando allegramente insegnanti e bidelli consegneranno alla sacrosanta feria migliaia di giovani fancazzisti.

Il secondo, matricola all'università, verrà semplicemente divorato dagli anziani goliardi, messo in mutande in piena strada con un gelo tagliagambe e costretto a dirigere il traffico all'incrocio tra viale Italia e Via Amendola ... oppure, sempre a terga nude obbligato a ramazzare l'emiciclo Garibaldi. E, negli anni a venire, ricorderà sempre con commosso affetto la sua iniziazione.

La Goliardia ha una grande storia radicata a Sassari.
Credo sia impossibile "fermare" la sua data di nascita, ma esiste dai primi anni del secolo.
Ha avuto numerosi alti e bassi, ma è sempre resuscitata dalle sue ceneri.
Portatrice di cionfra, alcool, donne e abusi di ogni genere come di vera amicizia, gesti eroici, ricordi commoventi e perchè no, lotte all'ultimo sangue.

Ma non voglio scrivere mattoni sulla goliardia e sulla sua storia, non è questo il luogo.
Voglio solo ricordarla con la descrizione di alcuni suoi aspetti che in tanti ricordiamo a Sassari.

1) LIBERATIO: Chi non conosce la liberatio? Tutti siamo stati liberati per tre gioiosi giorni dalla noia della scuola; il casino che si vive in quegli attimi è la vera gioia di vivere.
2) DISCESA DEI CARRUZZI: la seconda manifestazione più conosciuta della Goliardia Sassarese. Chi non vorrebbe una volta nella vita salire su due tavole di legno inchiodate alla meno peggio e munite di cuscinetti e scaraventarsi giù da Viale Trento? Abbassate le mani, lo so che siete tanti.

il carruzzo "Tartaruga mincia"



3) LE FESTE: Selvagge, rumorose, senza limiti. Se siete uomini e fidanzati lasciate le vostre donne a casa. Beh a pensarci bene se siete uomini restate pure a casa voi e mandate le vostre fidanzate.

4) GLI SCHERZI: Ora questa usanza è un pò decaduta. Negli anni passati menti eccelse inventavano ogni sorta di sberleffo per creduloni, se poi questi appartenevano alle autorità il piacere diveniva doppio. Non c'era bisogno di aspettare il primo aprile.
5) LE SFILATE. Quelle per eccellenza risalgono ormai agli anni 50-60. Solo un pontefice recente, se non sbaglio Boccione, ha tentato di ripristinare la tradizione, ma dopo di lui nessuno l'ha più riproposta.
6) LA GERARCHIA: i meravigliosi nomi dei "gradi". A partire dal più alto al più basso:

Pontefice Massimo, Camerlengo Vicario, Consigliere Fraudolento, Cardinali, Diaconi.
Poi ruoli minori: capo della polizia, ciambellano, servitori vari.
7) I PONTEFICI: giù il cappello di fronte a questi nomi così musicali: Teopompo, Tazzone, Piripicchio, Montagnino, Mandrone, Preponzio, Boccione, Climaterio, Filuferru, Truddone,
Kamasutra, Barrasone, Falchetto, Zurlino, Marrangiu e Ceppo Rosso. (Le mie scuse ai più recenti, non saprei dove reperire i loro nomi).
8)LE GESTA BENEFICHE: numerose partite di calcio e di pallacanestro con incasso INTERAMENTE devoluto ad associazioni che combattono la Talassemia.
9) LE PUNIZIONI: terribili sin dal nome, umilianti ed allo stesso tempo ricercate...non hai mai fatto goliardia se non hai subito la Smutandatio (calare le braghe e rimanere in mutande, ovunque ti trovi), la Funazio (terrore dei miei tempi- si legava una corda al pene di due matricole e vai di tiro alla fune), la Sommergibilazio (si subiva una autentica doccia di birra spruzzata da una decina di persone), ecc. ecc.
10) LE ASSOCIAZIONI che hanno portato avanti l'ideale di Goliardia:
* ATU (Associazione Turritana Universitaria sino ai primi anni 70),
* AGT (Associazione Goliardica Turritana dai primi anni 80 sino alla metà degli anni 90)
che si trasforma solo nel nome in
* SOFG (Sovrano Ordine della Fava Gaudente).

Doveroso contribuire a questa pagina di storia con le vostre esperienze relative alla goliardia.
TUMBARELLA

martedì 7 novembre 2006

OMAGGIO AI FONDATORI DELLA CIONFRA SASSARESE

Sassareserie è l'ultimo arrivato, ma tra i veri fondatori del ridersi addosso in salsa sassarese non potevamo dimenticare ASPIRINA.

E allora:...... la parola a ASPIRINA con uno dei più famosi video di tanti anni fa.
Ma sempre attualissimo e spassoso
(per gentile concessione di Antenna 1, www.youtube.com e .....)
.....



mercoledì 1 novembre 2006

Cagliaritani (e altri) negli occhi del Sassarese

fontana di Rosello in una foto di Alinari

CAGLIARITANI (E ALTRI) NEGLI OCCHI DEL SASSARESE
di Cabbu di Ciuppa Ciuppa

PREMESSA
Chi scrive è dovuto immigrare in Padania per tanti motivi.
Questo blog è piacevole perché si respira aria di Sassari. Dove lavoro oggi che sto scrivendo mi hanno detto "Ah, vieni dalla Sardegna? Qui c'è un altro sardo, viene da Cagliari". Al che ho risposto: "O viene dalla Sardegna o viene da Cagliari" e di qui l'idea di contribuire al blog.

Cercherò di essere meno razzista possibile ma molto campanilista.
So di non correre il pericolo di offendere i cagliaritani perché non so scrivere in arabo :-)
Va bene, va bene, mi contengo, ma pane al pane e vino al vino.

IN PRINCIPIO ERA LA SARDEGNA, UNA ISOLA SPLENDIDA.
Il buon Dio creò Sassari, ma per limitare l'estro dei Sassaresi (o per provocare....) creò anche i Cagliaritani. Forse da subito i cagliaritani stanno proprio "sul culo", e in effetti la testimonianza è data dalla posizione sulla cartina della Sardegna.
Dal punto di vista "politico" Cagliari ha il proprio comune (e se lo tengano!), la provincia (e se la tengano!) e la Regione ...e qui sono dolori.
Inutile negare che l'odio campanilistico per il cagliaritano esiste
, è vivo così come può essere nelle tradizioni di tanti popoli. Un Sassarese di qualsiasi estrazione deve avere una certa percentuale di odio verso il cagliaritano, anche se è un Sassarese "accudiddu". Qualsiasi cosa, ha sede a Cagliari e a noi, ammettiamolo, ci rode. Anche per il fatto che l'atteggiamento del cagliaritano è quello del "padrone della Sardegna" e questo atteggiamento non solo lo ammettono ma se ne vantano...
Quante volte vi è capitato di sentire da qualsiasi parte "Per questo bisogna rivolgersi a Cagliari", quante volte siete andati alla fiera di Cagliari e sulla 131 di colpo non ci sono più buche e avvallamenti e ci sono i ponti appositi per l'inversione del senso di marcia per andare da CFadda?? Hai appena letto "Cagliari" su un cartello.
Semplici osservazioni, mi'!...

Il mio collega cagliaritano in fondo non è cattivo e con lui ci scherzo parecchio sulla vicinanza all'Africa che è la visione più diffusa nel sassarese medio. Da qui le battute nascono a raffica.

Lui: “questa estate scendo in aereo”
Io: “salutami Tunisi!”

Lui: “ma hai sentito che per gli aerei vogliono toglierci la continuità territoriale?
Io: “Perché? C'è la continuità territoriale con l'Etiopia?!?!

Lui: “cavoli mi hanno aumentato il mutuo!!!
Io: “....e tu risenti anche del cambio dinaro/euro....


Emblematica fu la scritta che lessi parecchi anni fa sul muro della biglietteria alla Torrese: "Non odiare il cagliaritano, in fondo è il miglior amico dell'uomo"


E ancora:

Io: “...eh... tu non puoi capire...
Lui: “perché?
Io: “perché non sto parlando il congolese

OVVIO CHE IL MIO COLLEGA STA ALLO SCHERZO, “ARRORI DU GODDIDI” ...


In principio era la Sardegna
, la provincia di Sassari che cerca di non pensare a Cagliari, e allora il Creatore che in fondo in fondo qualche dispettuccio lo sa fare CREÒ IL SUSSINCO.
Sul sussinco esistono tanti luoghi comuni... che spesso sfociano in modi di dire tipo
"E gosa v'hai chi sei maccu? Ni sei faraddu a Sossu a bi l'eba di la Billellera?"


Come si fa in mezzo alla folla a riconoscere un sussinco?: “dalla tosse” (e qui ci vorrebbe l'audio, ma la cosa è nota anche a un sassarese sfigato come me...)


Oppure racconti un aneddoto.... e di colpo vieni interrotto "aschò ma l'amiggu doiu d'indi ?

Di Sossu? Ahhh... beh..."

E poi belle le barzellette
.
Il nostro campanilismo è troppo divertente perché c'è "il francese, l'inglese... e il sassarese" e il finale è ovvio che vede il sassarese vincente. Le barzellette dove qualcuno perde.... sono dei sussinchi... Spesso invece di dirle sui carabinieri facciamo "modifica, sostituisci carabiniere con sussinco, click sostituisci tutto".


I sussinchi hanno fatto i fuochi d'artificio perché così non li vedevano quelli di Sennori.

I sussinchi sono andati a rubare la neve a Sennori.
I sussinchi quando perdevano contro la Torres rompevano tutte le macchine targate Sassari, anche le loro....

Dai, in fondo il sassarese in ciabi sa quanto può essere zerrago, il bello è che sa anche prendersi in giro da solo (basta vedere il galateo pubbligato su questo blog ….
Perciò:
I NON SASSARESI VEDANO DI NON OFFENDERSI, IN CASO CONTRARIO.... CHI SI RA TRONCHIANI IN CU !!!!!

martedì 31 ottobre 2006

ANCORA DETTI SASSARESI


VOCABOLARIO "in cionfra"
La raccolta di "espressioni colorite" tipiche del "Sassarese DOC" procede a gonfie vele !!!

E NOI CONTINUIAMO AD AGGIORNARE L'ARCHIVIO
di "DIZIMMU IN SASSARI"


"Chi tocca la puppa diventa padrino"
chi conosce un vizio,difficilmente lo molla...

"In camminu s'acconza ru barriu"
ho fatto una cazzata. Ma andando avanti le cose s'aggiusteranno...

"Ga no codda parenti no codda nienti"
Chi non conclude in famiglia non lo fa neanche al di fuori...
ovvero:
Diffidate dall' intraprendere operazioni commerciali con parenti

"Chi ti vegghiani oggi si e dumani no" (augurio)
che ti vedano oggi e non nei giorni futuri...

"Zi vidimmu alla Torres!"
ci vediamo presto!

"Ha pigliaddu cazzi pà frusci di trenu"
Si è confuso (versione sassarede di "lucciole per lanterne")

"L'occi che l'arenga e lu cabbu pendura pendura"
(in seguito ad un rutto del proprio interlocutore)
che ti possano diventare gli occhi a forma di aringa e la testa a penzoloni.

"La magnazzona a curu e ri mani che la cazzoffa": (augurio)
che possa soffrire di un irrefrenabile prurito al deretano e le mani
a forma di carciofo così da non poterti grattare.

"Masthiga brodu"
Uomo intelligentissimo, masticatore di liquidi.

"Farazzira finza all'isthazioni"
Tenace, molto tenace, troppo tenace

"Crabbaggiu"
Uomo fine o quasi.

"Tontu chi cazzu d'Ainu"
Persona un po dura di comprendonio

"Alla cazzu di ghani"
cosa fatta "non proprio in maniera idonea"

"Tontu che la nappa"
persona poco furba

"A chi no t'innanndi a Rizzeddu"
esoratazione normalmente rivolta a persone "stravaganti"

"Ti si fozziani l'occi chi l'eba viscì" (augurio)
la tua vista sia lunga quanto il durare di una bollicina d'acqua frizzante...

" Farazzi li vasi "
Abbr. vai a cagher, Portare giù il vaso da notte e svuotarlo nottetempo per la via.

"Zimboina di Santa Maria"
Es. Và li titti chi la z..
Cosa enorme di forma di cupola.

"Curu di marassentu"
Persona che non sta mai ferma. Rompiballe.
Es. Sei un c..

"Ancu ti pissighia l'eba di lu Vajont"
E' l'augurio, a volte affettuoso, di chi si augura che tu possa essere perseguitato da catastrofi, non necessariamente naturali

"Ancu ti pissighia la pallottola di Kennedy" (intonazione sussinca d'obbligo)
Augurio di buona fortuna ...

"Chi ti vegghiani currendi da un'incrocio all'althru a Saraievo"
Augurio di buona fortuna ...

"Chi ti vegghiani currendi curu triccia triccia"
Fuga con umidità nelle terga

“Assè Curruddu e affusthiggaddu”
Ritrovarsi oltre che cornuto, fustigato

"M'hai fattu dui cuglioni cummenti li mirinzani di Logulentu"
Caro amico: sono lieto di ascoltare i tuoi racconti, ma si è fatto tardi ......

"Già no ti sei punti l'occi ……"
espressione usata per indicare una persona che ha scelte raffinate

"a paracqua apertha e culu triccia triccia"
Sei talmente messo male che anche con l'ombrello ti bagni

"Bai, chi vai fiaggu di mogano..."
detto a persona che tramite le sue azioni si è messa nei pasticci, tanto da avere l'odore tipico del legno con cui sono fatte le bare.

"Vai chi li dinà, di manu in manu".
Cortese augurio di buon viaggio recita

“A chi non ti soni in mezzu all'anchi di mamma doja...in chibi ja vinn'è di traffiggu”
Nel traffico, a qualcuno che esagera col clacson:

Attaccati a lu croccu”
Attacarsi al crocco. Antico strumento metallico incernierato di forma triangolare che chiudeva l'anta senza serratura dei portoni d'ingresso. Utile da appendersi e favorire l'evaquazione di materia solida. Da fare sempre in casa d'altri.

“Lu pani a ga no ha denti”
Chi ha soldi non li sa spendere sicuramente come faresti tu.

“A pagà vè sempri tempu”
Debito che non verrà mai saldato

“Curri curri, già ti pissighi la penna”
Motto di “paperino” buonanima

“Succia muccu"
Uomo infantile

“E gos'hai lu rizzu in busciaccara?"
tipica espressione che indica una persona tirchia...

“và innòrabona”
Augurio sincero

“Và innòrammara”
Sentita Maledizione

“li mani chi la chisgina”
Mani di cenere, mani di incapace, scarsa manualità

"La brèssa di Maria Musina ti si ponghia ……"
"La brèssa di lu bronto soccorso"
Entrambe "augurano" alla persona affrettata una buona fine...(per chi non conosce Maria Musina, è stata titolare di una delle piu grosse agenzie funebri di Sassari negli anni passati...)

“Pidocciu azzaddu"
persona nata povera e, una volta diventata ricca, si dà eccessivamente arie dimenticandosi del suo passato.

"V'hai l'occi più mannu di la ventri"
quando ti servi a tavola, sei solito esagerare con le porzioni, non riuscendo puntualmente a terminare il cibo.

“Ancu ti passia Elena* innantu
* Nome dato affettuosamente alla bitumatrice

" e già ti l’hai posthu lu vinu in freschu!"
Tu si che ti sei sistemato !!

"Ammanteniddi la vronti...non sia chi t'innesciani l'occi!!"
apponi le tue mani sulla tua fronte, al fine di evitare l'espulsione dei globi oculari (causa vibrazioni); rivolto a persona che ha appena emesso, non senza un certo godimento, un vigoroso rutto

"Chi ti tocchiani tutti ri mani di ru mondu!"
che ti tocchino tutte le mani del mondo

"Si ti pongu manu mancu mamma doia ti gunnosci!"
se ti "metto mano" non ti riconoscerà neanche la tua mamma

"Mincia mia a lei!"
che il mio pene possa "arrivare" a lei!

"Ti vozzu ru guru a tana di grillo"
ti faccio il deretano a tana di grillo

"Si ti pigliu ti dronchu!"
se riesco a prenderti ti tronco (la schiena o più genericamente le ossa)

"Ancu ti ni varia un raiu!"
che tu possa essere investito da un fulmine

"Ancu ti ni varia un pisthoni"

"Bedda pacciocciona!"
lett. bella e grande vulva! famil. gran bella ragazza!

"Chissa v'ha dui titti che parini dui cabbi di pizzini!"
quella (ragazza) ha due seni che sembrano due teste di bambini

"Acchì non ti soni lu flauto in pelle?!"
perché non ti suoni il flauto in pelle (pene)? - rivolto a qualcuno che fischia o suona maldestramente e continuativamente il clackson o strumenti musicali (tipico la "chitterra")

"Acchi' non soni in mezzu all'anchi di tua muglieri, chi v'e' più traffiggu?"
perché non suoni in mezzo alle gambe di tua moglie che c'è più traffico - Rivolto a: 1.vigile urbano che fischia ripetutamente; 2.arbitro che durante un partita fischia ripetutamente contro la Dorrese (Torres) 3. automobilista che suona continuamente l'avvisatore acustico


" E lu guru a lu boi?
tipica espressione per far notare ad una persona che sta esagerando con le richieste...

"A piglià pà lu curu v'è sempri tempu, a punilla in curu ch'è un attimu!!"
Detto di chi si fa gioco altrui comodamente, ma ci vuole poco per assestare il colpo!!!

"Faraddi li Candareri, a fora li brasceri"
Come per dire.....adesso che abbiamo finito la festa, rimbocchiamoci le maniche.....
Ovvero …
"L'estate è finita. Lu tempu si farà maru .... Tutti a trabaglià"
Interpretazione meteorologica: detto utilizzato spesso a fine agosto per giustifiacre il tempo di merda ai turisti continentali incazzati.

"Ca si pécca mari si senti ..."
"Se ti offendi, vuol dire che hai una coda di paglia da qui a Porthu Torra"

"E gosa v'hai, l'osso in panza?"
detta a qualcuno molto pigro che non ha voglia di far nulla (soprattutto azioni manuali).

"Li mani chi lu milesu"
Ti si secchino le mani. Dal famoso ambulante di frutta degli anni '60 (Lu Milesu) che essendo focomelico contava i soldi con i piedi

“ha frazzaddu più mince che tacchi di botta”
detto di donna di facili costumi

“a m'innesci da curu ?“
Lett.: “a te ne sposti da vicino a me ?”; "smettila di darmi fastidio"; "lasciami stare"; "forse è il caso che tu vada a farti un giro"; "vaffanculo"

“e can'dè chi mi li torri chissi dinà?”
Domanda impertinente che si solito ottine come risposta: “..e achì un induvinu soggu?!?

“E gosa hai fattu da culu a nasu?”
Simpatica espressione colorita usata nel momento in cui si sente nell'aria un certo non so che.; La prima gallina che canta ha fatto l'uovo-

“Oh, apri la finesthra chì z'esci la balla!”
Certo che ci credo ………………

"Chi ti vegghiani posthu foggu e isthuddaddu a benzina"
Augurio;forse di origine sussinca

"V'hai più corri in cabbu tu di un paggiolu di ciogga minudda"
Tutto bene con tua moglie ????

“chi ti si magnani li caimani” / “Ti si magnani li cucciucci”
Beneaugurate. Lett. "Che tu finisca sbranato/a dai caimani/cuccioli di cane"

"Arrombaddi alla janna di ru caramasciu" (caramasciu = camposanto dalla località in cui si trova il medesimo)
Rivolto a qualcuno che, colto da un evidente attacco di improvvisa stanchezza, si appoggia in luoghi non consoni (es. la tua macchina nuova, il portone di casa, al muro in una strada stretta).

Ad una ziminata: “e l'acqua non l’avete portata ???”.
Risposte dello ziminere a chiarire che l’acqua non è di casa ……:
"Perché? Le mani sporche c'hai?"
"Non è ora di lavare la macchina"
"No, che il fuoco ci occorre ancora"
"E mica abbiamo detto che facevamo la pasta!"

“Beato l'uomo che arriva si siede e mangia, non paga e dice ciao ciao.”
Constatazione dello Zimiere dopo aver considerato che cucinare lo Zimino è una gran rottura di palle. “Un'ora girendi e rigirendi, lu fummu e lu foggu chi si isthuda”


"Azz compà....e gga si lu magna tuttu chistu pani?" (Tormentone tipico da ziminata)
Declamazione delle immortali parole del bardo da parte dell'arguto di turno, alla vista di un panino (o una spianata solitaria) vicino a 15-20 boccioni di vino.

Alla visione di una bella e prosperosa (dezi chili in pettu …) figliola, il sassarese al mare domanda:
"Mascì ma tutte tue sono ?"
Ed ella (con sottile ironia) risponde:
"Acchì tu la mincia a mezz'appari con babbu doiu vi ‘rai?"


venerdì 20 ottobre 2006

SE ERI UN BAMBINO SASSARESE NEGLI ANNI ’60, DI SICURO ....


SE ERI UN BAMBINO SASSARESE NEGLI ANNI ’60, DI SICURO:

  • Giocavi rigorosamente in strada e fino all’imbrunire. Tornavi su solo al quindicesimo urlo di mamma dalla finestra;
  • Con due pezzi di legno rubati dal cantiere sotto casa eri pronto per una “cirimella” all’ultimo sangue
  • Con un pezzo di tubo (rubato nel suddetto) "ci usciva" una cerbottana da competizione che lanciava proiettili di Nuova Sardegna da un palazzo all’altro
  • Almeno una volta, entrando di nascosto in un cantiere a fregare legni e tubi da cerbottana ti ha cassato un muratore e ti ha riempito di calci in culo. I tuoi compagni ti hanno cantato la classica cover "Lu ciaffu di lu muraddori chi t'ha fattu la faccia ruja"
  • Giocavi a calcio:”a portieri volanti”; il tuo pallone era un Super Tele tutto l’anno e un San Siro in prossimità di Natale (poi si bucava e tentavi di ripararlo con un coltello arroventato sul fornello)
  • Se ti dicono: Albertosi, Burgnich, Facchetti tu continui: ….. Bertini, Rosato, Cera Domenghini, Mazzola, Boninsegna, De Sisti, Riva !!!!!!!! (allenatore Valcareggi)
  • Se vedi una pallina di vetro di tornano in mente i tornei di ballocci specialità “ buca” o “palmo e zembo
  • Per organizzare un torneo di nascondino dicevi agli altri “chi vuol giocare ………metta il dito sotto qui ...
  • Quando vedi tuo figlio incollare le figurine autoadesive ti tornano in mente gli album “ a bocca aperta” a forza di incollarci le figurine con la colla di farina fatta da mamma dopo che l’avevi inutilmente stressata per comprati la Coccoina
  • Quando vedi tuo figlio iniziare dieci album di figurine e non finirne mai uno ti scappa la lacrimuccia al ricordo di quel Pizzaballa che non usciva mai e del tuo amico Toricino che aveva Riva doppio; il solito Riva che ti mancava sempre per finire l’album
  • Andavi a letto “dopo Carosello”
  • A scuola ti ci portavano i piedi …… All'andata e al ritorno.
  • Giocavi con i pattini a quattro ruote estensibili e il ginocchio sbucciato era una malattia professionale
  • Giocavi a bacchetta mamma (carra muntò) e sceglievi il compagno più grasso per la tua squadra. L’urlo ”Mi chi soggu arribendi!!!” risuonava per tutto il quartiere
  • Se non c’erano giocattoli potevi stare delle sere a giocare: a “cherochè”; a Paradiso saltando da un quadro all’altro disegnato per terra con una pietra; a Rubabandiera; a Guerra Francese
  • Un partita a “soffietto” con le figurine con il tuo amico Paoletto che “ ne alzava cento” poteva durare anche due giorni; e perdere poteva costarti dieci “bisvalide”
  • Uno spiazzo polveroso era quanto di meglio per tracciare una pista e partirci di GIRO D’ITALIA con una flotta di tappi di birra vecchi
  • Non erano tempi di motorini ma la bicicletta con una carta da gioco sui raggi tenuta da una molletta faceva un “zocco da moto guzzi”
  • Per concederti qualcosa di buono lanciavi l’urlo verso la finestra di mamma al quarto piano “me le butti dieci lire ????”; e via che “ci usciva” una bustina di semi di zucca !!
  • Con cinquanta lire potevi comprarci un ghiacciolo e due fette di fainè da Saccone
  • La raccolta dei rifiuti urbani te la ricordi annunciata dall’urlo “Ezzaaaa ….” sul pianerottolo perché degli uomini con un sacco verde in spalla la ritiravano fin su al quarto piano
  • Il latte te lo ricordi venduto a mestolate e messo dentro una bottiglia che ti portavi da casa; solo dopo, dentro la mitica busta floscia che stava in piedi soltanto mettendola nel non dimenticato boccale blu della Centrale del Latte
  • Con le stesse cinquanta lire recuperate con un ghiacciolo in meno, ci usciva un metro di fette quadrate per il tiralastico; e i "poddigali" li facevi distruggendo di nascosto una borsetta vecchia di mamma che lei non aveva nessuna intenzione di buttare. Non ancora.
  • Le cingomme Freccia Indiana te le ricordi più grandi e più buone delle “gomme del ponte”
  • A Platamona d’estate scavavi cinque centimetri sul bagnasciuga e trovavi arselle e vermi ottimi per esca da pesca
  • Ti ricordi il “verduraio” che vendeva le piante di “fasgiolu tondu” appena estirpate e ti faceva il conto sulla busta
  • A scuola di maestra ne avevi solo una; dalla prima alla quinta; e se ti allungava un ceffone non chiamavi il telefono azzurro
  • Hai commesso almeno un furto di Mele granate dall’albero della campagna vicino a casa
  • Ti ricordi della Spuma al Rabarbaro di Usai
  • Ti ricordi dei grandi che bevevano Vino Chinato, Punt e Mes e Rosso Antico
Insomma, ora di anni ne hai 40-45 suonati, fai discorsi del tipo “ caaazzz… a ti l’ammenti ??” e sei un po rinco ……..
O no ????

giovedì 19 ottobre 2006

FENOMENOLOGIA DEL MONDEZZINO E COMPAGNA


A furor di popolo, tolgliamo dal limbo dei commenti
e pubblichiamo separatamente l'opera prima di ryoga.


FENOMENOLOGIA DEL MONDEZZINO


Secondo recenti studi delle teorie evoluzionistiche di Darwin, l'anello mancante tra l'homo sapiens sapiens e l'homo di Cromagnon potrebbe collocarsi nella figura del mondezzino sassarese.
Recenti studi hanno dimostrato che la sua provenienza è collocabile intorno alla zona del Monte alto, anche se l'evoluzione ha dato i maggiori frutti sopratutto nelle zone periferiche quali S.Maria di Pisa e Latte Dolce, con un inconsueto quanto prolifico addensamento in via Ugo la Malfa.
Veniamo a descrivere le principali caratteristiche morfologiche e sociologiche del mondezzino:
Il mondezzino predilige le ore post-meridiane per far sfoggio di tutta la propria caratura culturale. Non sarà difficile per un cultore antropologico, l'avvistamento sui tram 1 e 3; senza dimenticare la collocazione in Piazza Castello, anche se recenti studi ne prevedono il ritorno in Piazza Fiume.
Il mondezzino ha solo due argomenti di discussione:
a) la moto
b) le risse
Per quanto riguarda l'argomento moto, il mondezzino è una miniera di sapere, nonostante il fatto che la discussione faccia perno su alcuni topos tra cui:
"i pezzi da novanta"; "marmitta polini"; "me la faccio preparare da mariani"; "strozzature"; "ni succia umbè"
I discorsi son sempre accesi e l'attenzione del mondezzino è sempre ai massimi livelli quando si parla di ciclomotori e preparazioni affini.
Di chiaro stampo mondezzino sono i racconti sulle risse.
Essi in genere vengono fuori quando il mondezzino ha esaurito gli argomenti (quindi piuttosto di frequente visto che può optare solo sulla conoscenza della moto).
Generalmente il mondezzino che racconta di una rissa in cui era uno dei due protagonisti, sarà difficile che racconterà di una sconfitta.
La tendenza è quindi quella di una narrazione romanzata, dai tratti fortemente epicizzati, nel quale il protagonista viene provocato e sfidato in battaglia, e con strenuo valore dimostra la propria virilità disarcionando il nemico.
Naturalmente i toni sono di tutt'altra caratura:
"e caz chiddu mi fazzi caz... e allora io caz ni boggu la catena dalla moto e s'è cagliaddu muddu".
Possiamo vedere quindi come in ogni caso la moto torni sempre e comunque in ogni argomento.
Trattasi davvero di un elemento catartico per il mondezzino, che ne contraddistingue l'efficacia e maggiori carte da giocare per la giostra dell'accoppiamento.
Generalmente Zip, Phantom, F10, Typhoon, Califfone (nei tempi d'oro).

Abbigliamento del mondezzino:

in moto: Casco indossato tanto per non prendersi la multa, praticamente ad altezza cervelletto con cappellino essenza indossato sotto.
in giro ESTATE/INVERNO: Giubbotto nero con pellicciotto, jeans e scarpe Cult con punta in ferro (ottima per le risse). Magliettina attillata con deodorante (badate bene DEO-DO-RAN-TE: la parola profumo non è compresa nel vocabolario)AXE Africa spruzzata non sulla pelle ma direttamente sopra gli indumenti: circa una lattina di prodotto ogni volta che esce. Gel dei cappelli marca DATREDIZZI di cui il vero mondezzino in assoluto si scorda di spalmare bene lasciandone qualche residuo visibilissimo.
Le teorie sulla prossemica (studio della distanza sociale) hanno una ramificazione particolareggiata per quanto riguarda lo studio di questa categoria sociale:

DIVERTITO: collo in avanti che oscilla, bocca semi aperta ed esclamazioni del tipo "caz troppo togo, caz oh pazzo".
INCAZZATO: vena del collo in procinto di esplosione, rossore improvviso, movimenti convulsi e a scatti di spalle e braccia. Ricerca spasmodica di una locazione tra due compari per far finta di farsi trattenere dal picchiare qualcuno.
PROVOCATORE: sorriso beffardo, mano che mena schiaffetti e la tipica espressione: "mi sei pigliendi pa lu guru?".

Sul tema dell'innamoramento gli studiosi dibattono lungamente se si tratti di vero e proprio sentimento metafisico o semplicemente di estro sessuale tipico del maschio che entra in calore: nel dubbio ci asteniamo da qualsiasi commento a riguardo in attesa di ulteriori sperequazioni.

Questa lista è chiaramente di tutti, può essere corretta allargata completata.
Preciso infine di non avere niente contro chi si veste o si comporta più o meno
come ho anche un po' fantasiosamente descritto, avendo io un bel po' di amici così.

Era insomma una cosa pà ridì e non per offendere.

LA COMPAGNA DEL MONDEZZINO

La compagna del mondezzino ama stare l'ottanta per cento del suo tempo sopra il ciclomotore del suo ragazzo, quasi come gli Unni passavano la maggior parte del tempo a cavallo.
Generalmente le mondezzine indossano sorta di pellicciotti bianchi nei mesi invernali, mentre in quelli estivi prediligono magliette corte sopra l'ombelico, fuseaux consunti e zeppe mai in disuso.
prediligono il casco a scodella col rivestimento rosa De puta Madre.
Sono loro a scegliere il maschio per la copula e secondo alcuni studiosi la scelta ricade o sul leader della greffa o sul possessore del miglior mezzo di trasporto.
Le mondezzine al contrario di quanto si possa ritenere basandosi su un'analisi superficiale, non sono affatto dedite ad ogni lascivia.
La loro ferrea educazione cattolica impone una sorta di pudicizia piuttosto estremizzata nei primi tempi del rapporto con il mondezzino, il quale però -esperto amatore e conoscitore a orecchio di canzoni struggenti in LA Minore- sa come capovolgere ogni situazione.
Si passa quindi da una fase di pudicizia ad una di totale esternazione delle proprie pulsioni. vediamo qualche es.
"oh ascò Chiarè, mi sto imboscando con Tore a crocerare dietro quei cassonetti".
"caz, ho scopato così tanto chistha ghedda chi mi fazzini mali le ovaie".
Le mondezzine ultimamente hanno preteso dai loro compagni, maggiori attenzioni non sessuali.
Ora è probabile che questa condizione sia dovuta al fatto che le mondezzine, uscendo nel tardo pomeriggio, passino il tempo a confrontare i loro maschi con quelli di Uomini e Donne e di quel romanticumine patinato e pacchiano.
Non è ancora una certezza, ma non è del tutto da escludere.
Sui tram le mondezzine non parlano tra di loro: urlano.
sarà capitato a chiunque di salire sulla uno o la tre e vedere qualche ragazza ipertruccata e pensare:
"beh se avesse meno trucco sarebbe proprio carina".
Poi quella stessa riceve una chiamata al cellulare con la suoneria di Mango e ne esce da bocca una voce che ti ni fazzi passà tutta la gana.

Sulla tonalità di voce della mondezzina non è possibile soffermarsi in maniera adeguata in questa breve analisi; ma distinguiamo comunque almeno due timbri vocalici:
-vagamente sussinca (uso frequente dell'intercalare "gaz")
-lattedolcina (uso frequente dell'intercalare "cioè" "troppo bono").

Concludiamo con una delle cose più belle offertici dalla città di Sassari: il litigio tra mondezzine.
Generalmente causato da due fattori:
a) la tipa si sta crocerando il ragazzo dell'altra
b)la tipa sparla dell'altra

La mondezzina non attende di chiarire se le voci che sono arrivate al suo orecchio siano vere o pretenziose; essa parte all'attacco come un amazzone, ma raramente si raggiunge lo scontro fisico; accesissimo è invece lo scontro verbale.
La componente ironica risiede nel fatto che la mondezzina chiama la sua vittima in disparte, in modo da non attirare l'attenzione verso di se; ma bastano pochi secondi perchè tutta piazza castello (esempio frequente) si raduni davanti all'acceso diverbio di natura antropologico-territoriale.
Concludiamo con alcune tra le più frequenti affermazioni durante questi litigi, poichè non ci può essere miglior caratterizzazione se non quella offerta da questi esempi:
"oh bella bè stai molto attenta"
"mi ci metti quattro palmi di faccia in culo"
"ma cosa sei dizzendi che ti hanno visto tutti con Barroccu dietro la COOP"

mercoledì 18 ottobre 2006

IL FONDATORE SI FA VIVO !!


Nel titolo del BLOG "Sassareserie" abbiamo da subito eletto "FONDATORE" il misterioso "benemerito" che con il DECALOGO DEL SASSARESE AL MARE ci ha fatto fare un sacco di sane risate. E da tempo cercavamo di scovarlo.
E all'improvviso: "MILLO MI' !!!!!" E' lui o non è lui ????
Si presenta come anonimo ma si firma "Il misterioso autore del decalogo del sassarese al mare."; e ci dice " ..... non credo che contribuirò in futuro alla stesura di nuovi capolavori di cotanta intensità letteraria ....".
Noi lo salutiamo, riportiamo in prima pagina il suo messaggio (che trovate in commento all'articolo "Altre idee di Sassareserie da conservare ???") e lo invitiamo a scazziare ancora insieme a noi con il nome di battaglia "lu presidente"

In suo onore, ripubblichiamo il "capolavoro" DECALOGO DEL SASSARESE AL MARE.

A videzzi

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MESSAGGIO DEL Presidente
Carissimi.
E'giunto l'atteso momento dell' "outing" del misterioso autore del decalogo del sassarese al mare. Eccomi.
Con immenso piacere noto che attorno al mio decalogo (con 8 regole e non 10)si sia creato un movimento artistico-culturale di notevole portata per la città di Sassari e vedo che in molti si stanno cimentando in descrizioni socio-antropologiche di notevole interesse.
Chiariamo alcuni misteri sulla madre di tutte queste opere di elevato spessore.
Intantoil decalogo ha 8 regole e non 10 per il semplice motivo che dopo l'ottava mi sono rotto le balle di scrivere.
Ho letto da qualche parte qualcuno che si lamentava perché il decalogo risultava offensivo nei confronti di persone che a Sassari sono sempre state emarginate; sia chiaro che quanto scritto non è riferito a nessuno in particolare e non ha certo l'intenzione di offendere o giudicare nessuno. Si tratta semplicemente di una serie di stronzate (è qualcuno ha fatto bene a sottolinearlo) buttate lì per ridere in tipico stile cionfraiolo. Altri hanno sostenuto che il decalogo esisteva già dagli anni ottanta.
Balle.
L'opera, anzi il capolavoro (modestamente), è stato concepito e scritto a metà luglio del 2006.
Poiché non credo che contribuirò in futuro alla stesura di nuovi capolavori di cotanta intensità letteraria, auguro ai miei "discepoli" un buon lavoro, soprattutto a ryoga82 che mi pare abbia di gran lunga superato il maestro nella sua opera prima dedicata alla controversa figura del Mondezzino.

Saluti a tutti.
Il misterioso autore del decalogo del sassarese al mare.

martedì 17 ottobre 2006

DECALOGO DEL SASSARESE AL MARE


DECALOGO DEL SASSARESE AL MARE
(nella foto: il mitico Lido Iride nel 1970)

1) Il vero sassarese non va al mare, ma "fara a Platamona" che non è la semplice spiaggia dei sassaresi, ma un vero e proprio microcosmo, un concetto filosofico, un alto ideale,uno stile di vita esclusivo che solo un sassarese doc si può permettere.

2) Se maggiorenne e dotato di mezzo proprio il sassarese percorre la strada statale Buddi Buddi per raggiungere la sua località balneare preferita. La scelta cade su questo percorso poiché un sassarese che si rispetti fa tappa al bar Graziella, dove, dopo aver parcheggiato sgommando, entra gioioso e schiamazzante e chiede una bottiglia di birra e tre bicchieri (anche se è da solo, ma dire "un'impulla di birra e tre tazzi mascì" fa più ommu).

3) Il sassarese minorenne non dotato di mezzo proprio si reca a Platamona con il mezzo di trasporto per eccellenza "l'EMMEPI'" nelle due varianti "via Buddi Buddi" e "via Ottava". La scelta dell'una o dell'altra opzione è del tutto indifferente per il minorenne, perché l'importante è trovare posto dietro "pa' fà barracca". Essenziale un coro tipo "zi poni la faccia in cu', lu controllò lu controllò" all'ingresso del controllore sul mezzo.

4) Un sassarese "come si tocca" (epiteto dato a persona che si rispetti) va al mare con costume slip aderente, zocculi e maglia della Torres.
Il perché di questi tre capi d'abbigliamento è spiegato di seguito:
a) Gli slip: intanto i boxer è "robba di frosci", e poi lo slip permette al sassarese di mostrare, tutto tronfio e pieno di se, la propria attrezzatura sessuale (spesso sovradimensionata da una melanzana di dimensioni medie apposta all'interno degli slip stessi). Lo slip, accuratamente rinforzato, permette inoltre di sostare nel bagnasciuga della spiaggia (meglio se "lu terzo".terzo pettine per i blasfemi) per mostrare alle gentili donzelle che passeggiano la propria virilità, accompagnando l'esposizione artistica con frasi del tipo "Ebbbé mascì, ma robba così mai visto ne hai?" o con l'intramontabile "Meee mascì, abaidda ogna pizzona dell'anglona", seguito da un sonoro verso del maiale.
b) Li zoccuri (zoccoli per i profani): intanto le infradito è "robba di frosci". Questo pittoresco quanto elegantissimo capo d'abbigliamento consente al vero sassarese di espletare due funzioni fondamentali: innanzitutto il passo con trascinamento del piede risulta molto rumoroso e cadenzato nel modo giusto può ricordare il rullare dei tamburi dei candelieri. In secondo luogo, se inserito in una mano e non nel piede lu zoccuru può diventare l'arma vincente in un sano "affarratorio" con qualcuno che sta guardando male.
c) Maglia della Torres: intanto chi non tifa Torres è "un bé frosciu". Qui c'è poco da commentare, la maglia della Torres è la seconda pelle di qualsiasi sassarese che si rispetti.

5) Almeno ¾ del tempo che un vero sassarese dedica alla sua gita al mare, vanno trascorsi a "lu chiosco" (per i trogloditi non sassaresi si legge ghiosco), in modo tale da potersi dedicare all'attività nella quale ciascun sassarese che si consideri tale deve eccellere: bere birra. L'attività madre deve essere svolta possibilmente in chiassosa compagnia e comporta l'ingurgitamento di un minimo di 12 litri di birra a ora di permanenza a "lu chiosco". Vietato rigorosamente sedersi; il sassarese puro beve in piedi vicino al bancone (con gomito appoggiato e piedi incrociati) e appoggia il bicchiere solo se per trastullarsi le parti intime in caso di eccessiva "magnazzona" (prurito per gli stranieri). Inutile dirlo perché ovvio: sempre e comunque rutto libero!!!

6) Il pranzo in pineta non è la semplice soddisfazione di un bisogno primario (l'alimentazione), ma è un'istituzione sacra, una filosofia di vita, un percorso mistico trascendentale che in certi casi può portare al raggiungimento del nirvana. Non esiste che un sassarese si porti il panino da casa o compri un tramezzino a lu ghiosco (tutta robba di frosci); il pranzo in pineta deve essere consumato in compagnia numerosissima e deve prevedere come minimo una decina di portate: dallo zimino alla cordula, dalle favette alle lumachine, dai coccoi alla carne di cavallo, giggioni e così via. E' essenziale che il pasto venga accompagnato da fiumi di vino rosso (rigorosmante in boccione) e si concluda con un assaggio di acquavite o mirto rosso possibilmente fatto in casa, ma un Zedda Piras (santi subito!!!) va bene uguale.
Per il dopo pranzo al sassarese doc si presentano diverse opzioni ludico-culturali tra cui segnaliamo:
a) Una bella cantata in compagnia, rigorosamente cun la chiltherra (con aggiunta di mandurinu per i puristi) spaziando tra i pezzi storici di Ginetto Ruzzetta e Giovannino Giordo ai più commerciali e psichedelici Sonos de Manos, il cui pezzo storico "la notti" ha di gran lunga surclassato la ormai obsoleta Canzone del sole.
b) Il mangiare può provocare in alcuni degli scombussolamenti intestinali tali da richiedere un'immediata evacuazione. Il sassarese doc, da gran signore, segnala ai presenti la sua impellente necessità fisiologica innanzitutto "truddiendi cumenti un cani" (petando come un essere vivente di razza canina..sempre per i profani) e rivolgendosi ai commensali con francesismi e frasi culturalmente elevate quali: "Teee fiaggadiru abà" oppure "Teeee coloraru". Dopo il gustosissimo siparietto un vero sassarese si alza dalla sedia (dopo tre ore di pranzo) e dichiara ad alta voce "Bè, guasi guasi andu a fammi una bedda caggadda" e tra gli applausi commossi della gente si avvia con passo svelto verso i pini interni che gli consentono di dedicarsi alla tanto agognata defecatio.
c) I più colti e cosmopoliti dei sassaresi si dedicano invece allo scambio interculturale. Già dal primo pomeriggio è infatti possibile scambiare opinioni sulla geopolitica internazionale o sulle conseguenze delle esternalità negative causate da un eccessivo ridimensionamento delle politiche sociali, con delle simpaticissime signorine nigeriane che sostano nelle strade adiacenti ai pettini.
d) E'concessa la pennichella post-pranzo da consumarsi all'ombra di un pino, evitando accuratamente di posizionarsi su quelli un po' più interni per non incorrere in spiacevoli discussioni con i sassaresi che si stanno dedicando all'attività descritta nel punto b).

7) Il telo da mare è un accessorio del tutto opzionale. In passato, il dibattito tra puristi e modernisti sull'utilità dell'oggetto in questione è stato anche molto aspro. Da un lato c'era chi sosteneva l'inutilità di un simile pezzo di stoffa e dall'altro chi invece spingeva per il suo utilizzo; l'avvento del bidet nelle case ha comunque spostato l'attenzione dell'intellighentia sassarese sulla possibilità o meno di utilizzare il sanitario in questione per piantare predusimuru (prezzemolo per gli ignoranti). Alla fine chi proprio non può farne a meno può utilizzare l'asciugamano, purché sia ben visibile la scritta Birra Ichnusa su un lato e Bionda Sardegna sull'altro.

8) Durante la permanenza in spiaggia un vero sassarese non può a fare a meno di costruire di suo pugno e ovviamente con il talento ingegneristico che lo contraddistingue un "tramporinu" (trampolino per i blasfemi) adatto per l'attività fisica nota come "Tuffà". Utilizzando vario materiale che la spiaggia di Platamona mette generosamente a disposizione il sassarese doc costruisce così lu tramporinu e si mette ordinatamente in fila per poter usufruire del medesimo. Correndo il più veloce possibile e con urlo sovraumano il degno sassarese si avvicina a lu tramporinu posizionato nel bagnasciuga, poggia un piede sulla pedana e spicca un atletico balzo che lo porta ad immergersi in acqua a "cabuzzoni" o nel più classico tuffo a "bbbomba".

9) e 10)
l'Autore ci ha comunicato che "si è rotto le balle di scrivere" al punto 8. (ipse dixit ....)


domenica 15 ottobre 2006

RACCOLTA DEI SINDACI

GRANDE ARCHIVIO MULTIMEDIALE DEI SINDACI


Per fortuna la tradizione non si è ancora persa.
Ziminate e o non ziminate, il Sassarese canta ancora e la raccolta è partita subito con il botto !!
(non sarà che lo zimino, sotto sotto e di contrabbando, circola ancora ????
Amici: NON SI PUO' !! E' ILLEGALE ...........)


Già dal primo giorno sono pervenuti un bel gruppo di Sindaci, tradizionali e non, ivi incluso un originale (per la redazione....) Sindaco di Vienna (cui diamo il benvenuto a Sassari).

COME PROMESSO TERREMO AGGIORNATO L'ARCHIVIO
(in ordine sparso e tenendo conto delle correzioni e integrazioni che ci facciamo a vicenda)

INCIPIT
E gantemmu tutti ganti di ri sindagi ri ganti!!(femmu ru coro)
E gantemmu tutti ganti di ri sindagi ri ganti!!(femmu ru coro)
E pà tutti so durori a cuminzà da montresori..


Lu Sindaggu di Sassari
E lu Sindaggu di Sassari, s'ha vinduddu Platamona ....
E lu Sindaggu di Sassari, s'ha vinduddu Platamona ............
Pa dà modu a li Sussinchi di infundissi la pizzona ...
Trallallero, larillallla aaaaaaaaaa

Lu sindaggu d'Aglientu
E lu sindacu d'Aglientu, candu troddia fazzi bentu...
E lu sindacu d'Aglientu, candu trooooddia fazzi bentu......
Da levanti e da ponenti semmu biondi stranamenti...
Trallallero, larilla

Lu sindaggu di Badesi (alternativa omologata: Sindaggu di THIESI)
E lu sindaggu di Badesi cun lu gazzu azza li pesi ...
E lu sindaggu di Badesi cun lu gazzu azza li pesi
N'azza un chilu n'azza un ettu v'ha ru gazzu sempr'arrettu
Trallallero, larilla

Lu sindaggu di Casteddu
E lu sindagu di Casteddu nu ru biglia si no è nieddu...
E lu sindagu di Casteeeeeeddu nu ru biglia si no è nieddu...
ma se è longu un metro e trenta si ru biglia e s'accontenta..

altro giro, altra corsa .....

E lu sindaggu di Castheddu no lu biglia si no è nieddu
E lu sindaggu di Castheddu no lu biglia si no è nieddu
Si lu dumanda isthai siguru chi lu biglia sempre in curu

Lu sindaggu di Cagliari
E ru sindagu di Cagliari s'ha vinduddu lu boetto...
E ru sindagu di Cagliari s'ha vinduuuuuddu lu boetto...
L'ha vinduddu a l'africani pa biantazzi ri banani,
Trallalera larillala...

Lu sindaggu di Olbia
E lu sindaggu di Olbia v'ha la figlia chi è una Droia
E lu sindaggu di Olbia v'ha la figlia chi è una Droia ....
si li dai duimiria franchi ti ni succhia puru l'anchi
trallalera larillala...

Lu sindaggu di Vienna
E ru sindagu di vienna ni ru gazzu v'ha l'antenna...
E ru sindagu di vienna ni ru gaaaaaaazzu v'ha l'antenna...
se li giri ri guglioni piglia tutti ri sthazioni
Trallallera larillala

Lu sindaggu di Bosa
E lu sindaggu di Bosa v'ha la mincia assai fiaggosa
E lu sindaggu di Bosa v'ha la mincia assai fiaggosa
Si lu tocchi sottu sottu, già v'acciappi lu riggottu ....
Trallallera larilla llla aaaaaaaa

Lu sindaggu di Sossu
E lu sindaggu di Sossu v'ha la figlia ch'è un mossu (il coro: di cannaaaaaa)
E lu sindaggu di Sossu v'ha la figlia ch'è un mossu (il coro: di cannaaaaaa)
Si vi tocchi lu pacciocciu ti pissighi cu lu rocciu
Trallallera larillalla .......

Lu Sindaggu di Nuoro
E lu Sindagu di Nuoro candu troddia fazzi un coro
E lu Sindagu di Nuoro candu troddia fazzi un coro.
Fazzi un coro di angioletti cu li gazzi sempri arretti.
Trallallero larilla lla.

Lu sindaggu di Usini
E lu sindagu di Usini s'ha cumparaddu la limùsini
E lu sindagu di Usinis'ha cumparaddu la limùsini
Pà pusthazzi ri bagassi, beddi bassi brutte o grassi
Trallallero larillalà

Lu sindaggu di PIAGHE (Ploaghe)
E Lu sindaggu di PIAGHE s'è caggaddu nelle braghe ....
E Lu sindaggu di PIAGHE s'è caggaddu nelle braghe ....
S'è caggaddu la mutanda se cammina a bè che sbanda .......
Trallallero larillalà

Lu Sindaggu di PIRRI
E lu Sindagu di PIRRI candu troddia fa zicchirri
E lu Sindagu di PIRRI candu troddia fa zicchirri
Azza sempri un bè li vozzi achì v'ha li balli in crozzi
Trallallero larilla lla

altri sindaci in arrivo ...................

GRAN FINALE
Di li sindaghi li fatti a cantalli semmu isthracchi ...
Di li sindaghi li fatti a cantalli semmu isthracchi ....
Di cantà chistha canzoni n'emmu pieni li cuglioni
Trallallero larilla llaaa

giovedì 12 ottobre 2006

NUOVE IDEE DI SASSARESERIE DA CONSERVARE ??



Cari appassionati di SASSARESERIE



Dopo un mese circa di cionfra in rete, zi semmu abbizzaddi che di molte Cose e Cosette di Sassari e Dintorni (come dice il grande Manlio Brigaglia accudiddu, ma più sassaresu di noi !!!) v'hè gana di fabbiddà, iscribì e buffunà un bè.


Abbiamo proposto con successo:

  • decalogo del sassarese al mare (di anonimo che stiamo ancora cercando)
  • rapporto dei sassaresi con il turpiloquio
  • raccolta degli ingiugli
  • raccolta dei "sindagghi"
  • raccolata di "modi di dì" e frasthemmi
  • accademia dello zimino e ziminate (nel canale a parte ...)
e zi semmu un pogu divertiti.
ma: QUANTE SASSARESERIE DOBBIAMO ANCORA RICORDARE ???

TANDU: commentando questo articolo o inviando una e-mail (il collegamento è in alto a destra, oppure basta scrivere a: accademicidellozimino@gmail.com) portate le vostre idee.

Argomenti, boni pa fazzi dui risati, vi ni sò zincumiria ............

A zent'anni a tutti ganti

martedì 3 ottobre 2006

MORTE DELLE ZIMINATE

Tutti a dire che il contrabbando di zimino è fiorente ....
E dabboi .... Nessuno che abbia trovato da suggerire qualcosa sulla ricetta della ziminata che abbiamo trovato ..

Stai a vedere che siamo diventati tutti osservanti ..
Le ZIMINATE sono un argomento del passato ??


L'ACCADEMIA DELLO ZIMINO rinnova l'invito alla RIEVOCAZIONE ed alla lotta per la LIBERALIZZAZIONE DELLO ZIMINO su:

martedì 26 settembre 2006

ESPRESSIONI "COLORITE"

COME SI DICEVA IN SASSARESE ??
PROPOSTE DI INTEGRAZIONI AL VOCABOLARIO
ITALIANO - SASSARESE

Come dicevamo nell'articolo " I sassaresi e il Turpiloquio", a Sassari abbiamo una strana "confidenza" con le espressioni comunemente note come "parolacce" e "imprecazioni".

E' grazie a questa "confidenza" che attorno a molte "libertà di parola" sono fiorite migliaia di "espressioni colorite" che a tradurle bisogna "fabiddà pa' dui ori...."

Vogliamo fare un tentativo per spiegare ai profani il significato di alcune delle nostre "espressioni colorite ????.

Iniziamo noi le danze ripetendo le frasi già ricordate nel pezzo sul "turpiloquio"

"figlioru di bagassa" = ragazzo un pò vivace
"a coddare a casino" = la tua proposta non mi trova completamente d'accordo

E un paio di quelle più "quotidiane"

"mi zi poni tre palmi di faccia in culu" = non se ne parla proprio
"vai che la chisgina" = fammici pensare un attimo
"troddiami l'imbiliggu" = .... ma lasciami in pace !!!!

SOTTO A CHI TOCCA:

proponete:
  • modi di dire
  • imprecazioni
  • espressioni di collera
  • etc etc

NOI COME AL SOLITO TERREMO IN ORDINE L'ARCHIVIO.

giovedì 21 settembre 2006

CANTA SASSARI ....


E' vero o non è vero ???
Il Sassarese è "sempri in festha". O quasi ............
E "in festha", il motto è sempre "Poni a bì e a magnà"

E " dopo aver mangiato, mangiato e ben bevuto ........" come insegna il Decalogo:
Boga la chiterra e vai !!!!!
Non manchino mai i cavalli di battaglia come:

  • La Mirinzana
  • Drommi drommi
  • Lu divorziu
  • Masthru Pittinaddu

Ma scagli il primo "imbuschu" chi non ha mai cantato (e composto dal vivo coadiuvato dai fumi di qualche cassa di birra) qualche

SINDACO

La composizione del primo sindaco (per i profani, stornello in rima di trallallero intitolato a fantomatici sindaci di paesi della Sardegna) pare si perda nella notte dei tempi risalendo ai tempi del Giudice Mariano.

Quanti siano NON SI SA, e la tradizione rischia di perdersi con la diminuzione delle classiche occasioni propizie: LE ZIMINATE

Sempre per i profani: le ZIMINATE sono mega arrostite di interiora di bovino rese più difficili dal divieto di commercio seguito alle vicende della Mucca Pazza.
Difficili, ma non impossibili. (Ci torneremo .......)

SASSARESERIE lancia un'altra raccolta "in cionfra":

Chi si ricorda uno dei "sindaci" lo riporti sul BLOG e noi ci impegniamo a metterli tutti insieme. Per non perderli .......

OVVIAMENTE: VI RICORDIAMO NOI IL CAPOSTIPITE:
LU SINDAGGU DI SASSARI

E lu Sindaggu di Sassari, s'ha vinduddu Platamona ....
E lu Sindaggu di Sassari, s'ha vinduddu Platamona ............

Pa dà modu a li Sussinchi di infundissi la pizzona ...
Trallallero, larillallla aaaaaaaaaa

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I SINDACI Dovrebbero essere almeno una trentina.
Speriamo di rintracciarli tutti.
Buon divertimento

mercoledì 20 settembre 2006

FEDDI ATTINZIONI: IL MONDO CI GUARDA !!!!



Z'HANNI CUNNISCIDDU !!

In pochi giorni di buffunadduri questo BLOG di scazzio in libertà è stato visitato da un po di compari sassaresi in giro per il mondo!


  • Stati Uniti (Portland , New York, Warren , Veil)
  • Inghilterra (Rotheram, Worksop)
  • Romania (Constanta)
  • Francia (Lambersart)
  • Spagna (Murcia)
  • Germania (Erlangen)
  • Olanda (Leidschendam)
  • Belgio
  • Lussemburgo

E in giro per l'Italia: Sardegna, Lazio, Lombardia, Toscana, Marche, Abruzzi, Calabria, Piemonte, Campania, Emilia-Romagna, Veneto, Trentino-Alto Adige, Sicilia,

E se non sono tutti Sassaresi ????
BEDDI FIGURI !!

Amigghi e compari che zi liggiddi da luntanu: lassedi un segno inoghi ...

domenica 17 settembre 2006

SASSARESI FAMOSI .... verso quota 500

Festa dei candelieri in Piazza Castello (com'era un volta)



Nomi di battaglia:
quasi 360 !!
quota zincuzzentu in arrivo !!



La grande raccolta di nomi e nomignoli tipici è arrivata a 357 .

Personaggi mitici di quartiere, viventi e non, controllori di Tram e un bel gruppo di vigili urbani passati alla storia per averci cazziato in gioventù.
Non mancano vari personaggi con "qualche precedente" e altri sassaresi giovani e meno giovani passati alla storia cittadina per le loro gesta.
E quelli tratti dalle "GOBBULE" non sono meno interessanti ......

Cosa dite: oltre al nome di battaglia, indichiamo come è nato ???

SEMPRE SENZA TIRARE IN BALLO NESSUNO CON IL SUO NOME E COGNOME
Bu
ffunemmu, ma comportiamoci da signori !!

Buon divertimento

lunedì 11 settembre 2006

ESPRESSIONI "COLORITE"

COME SI DICEVA IN SASSARESE ??
PROPOSTE DI INTEGRAZIONI AL VOCABOLARIO
ITALIANO - SASSARESE

Come dicevamo nell'articolo " I sassaresi e il Turpiloquio", a Sassari abbiamo una strana "confidenza" con le espressioni comunemente note come "parolacce" e "imprecazioni".

E' grazie a questa "confidenza" che attorno a molte "libertà di parola" sono fiorite migliaia di "espressioni colorite" che a tradurle bisogna "fabiddà pa' dui ori...."

Vogliamo fare un tentativo per spiegare ai profani il significato di alcune delle nostre "espressioni colorite ????.

Iniziamo noi le danze ripetendo le frasi già ricordate nel pezzo sul "turpiloquio"

"figlioru di bagassa" = ragazzo un pò vivace
"a coddare a casino" = la tua proposta non mi trova completamente d'accordo

E un paio di quelle più "quotidiane"

"mi zi poni tre palmi di faccia in culu" = non se ne parla proprio
"vai che la chisgina" = fammici pensare un attimo
"troddiami l'imbiliggu" = .... ma lasciami in pace !!!!

SOTTO A CHI TOCCA:

proponete:
  • modi di dire
  • imprecazioni
  • espressioni di collera
  • etc etc

NOI COME AL SOLITO TERREMO IN ORDINE L'ARCHIVIO.

domenica 10 settembre 2006

REGOLE DEL BLOG


REGOLE DEL BLOG "sassareserie"

Il turpiloquio è ammesso.
Ogni tipo di grezzata sarà tollerato.


E' vietato, pena cancellazione immediata del post fare nomi e cognomi, fatta eccezione per personaggi mitilogici di Sassari (tipo Trappadè, Lu Milesu, Zuniari di Molafà, etc).

Si rammenta inoltre che alcuni nomi di battaglia sono coperti da copyright e di proprietà dei rispettivi detentori:

  1. Provolino
  2. Carne di cavallo
  3. Scaldabagno
  4. Barracocco
  5. Chinova

Sono stati in seguito rivendicati i vari nomi di battaglia riportati nella apposita sezione continuamente aggiornata.

Semmu di sassari ......

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