sabato 10 marzo 2007

TRAPPADÈ

Personaggio Sassarese vissuto a cavallo degli Anni cinquanta dello scorso secolo.
Uomo probabilmente sfortunato, si dice fosse stato ferito nella seconda guerra mondiale, infatti aveva una protesi nel braccio sinistro, che stringeva con fibbie.

Era anche un po’ zoppo e teneva con sé un perenne baccolo nodoso. Il personaggio, del quale non si ricorda il nome, era soprannominato " Trappadè," "li pizzinni pizoni" di una volta lo ingiuriavano continuamente perché vi era gusto sentirlo rispondere agli insulti, con altrettante bestemmie di una certa trivialità.
Tali risposte, però, avevano il sapore di battute ironiche improvvisate e spontanee che rendevano bene in perfetto dialetto sassarese cionfraiolo e così
dimostrava il più delle volte di essere simpatico e scherzoso nonostante gli scherni.
Con la sua irosa reazione con alzata di baccolo e ripetute famose "frasi" riusciva a tenere a bada e fare anche fuggire torme di ragazzini che lo accerchiavano. La più corrente tra queste la possiamo anche citare: "
Oh basthardhu! Vai a casa toia e arreggami li sigaretti chi aggiu dimintiggaddu
innant'a lu cummudinu, cand'era cuschaddu arinotti i lu lettu cun mamma toia!."

Personaggio quindi da ricordare, a memoria di un tempo certamente poco bello per tutti, ma che il sassarese con la sua ironia riusciva a sdrammatizzare.

Tanti sono i ricordi che ha lasciato che gli è stata dedicata anche una canzone sassarese in cui lo si immagina intento a darsi arie di cornificatore impenitente e impunito.
"Vai e luzzigga li corri ch'aggiu posthu a babbu doiu """
"Ishanotti lu Tramvieri, lu Tassista e lu Pompieri so curruddi tutti e tre ........"

Ascoltatela qui sotto in suo onore ...




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