mercoledì 21 novembre 2007

ODE A SASSARI


Ragazzi, c'è un poeta tra gli appassionati frequentatori di questo blog semiserio.

Ci ha scritto una mail su sassareserie@gmail.com e ci ha regalato un suo "contributo" come l'ha chiamato lui. Una piccola ODE a Sassari, alla città e ai suoi abitanti.

Chi è l'autore ??? Su Sassareserie è garantito a tutti l'anonimato e gli abbiamo chiesto di scegliersi un ingiuglio per firmarsi sul blog.
In onore del vecchio pontefice massimo dei goliardi sassaresi "Boccione" il nostro poeta si chiamerà "BOCCIETTA". E gli diamo il benvenuto.


Qui dentro ci dedichiamo senza freni alla cionfra libera, allo scazzio fine a se stesso.
Ma ci è piaciuta l'idea di questa ODE A SASSARI e la pubblichiamo volentieri.


Amo Sassari, non me ne vergogno.

Sassari e’ una fede, e’ un modus vivendi, e’ una religione.
Molti non la amano e la disprezzano,
in alcuni momenti la amo di meno, ma sotto sotto mi piace sempre.

Sassari e’ bella d’estate e d’ inverno, ma anche in primavera:
forse un po’ meno in autunno,

Amo Sassari e i sassaresi, popolo cionfraiolo divertente, esuberante
a volte ingrato e scroccone ma pur sempre sincero e genuino.

Amo la Sassari mattutina resa frenetica dai lavoratori,
i profumi emanati dai panifici al centro storico,
le belle giornate dal freddo pungente,
i commercianti incazzati per il poco lavoro,
pochi guerrieri che resistono alle grandi distribuzioni:
macellai, artigiani, calzolai ecc.


Amo la Sassari di sera, i buonasera e i ragazzi che passeggiano quotidianamente in centro,
i bar tutti pieni, una birretta con gli amici,
il giro per i negozi, la faine’ in via usai, o un sempre attuale panino con i polpi.

Amo la Sassari dicembrina, quella della liberAtio e della faradda di li carruzzi.

Amo la gente di Sassari, i matti, le macchiette innocue;
persone spesso disagiate, ma sempre felici,
sempre pronte a divertirsi in ogni situazione “puru si v’e’ ariabascia” a casa.
E ”.. no vi so dina’ ".

E’ stupenda Sassari d’ estate, i pellegrinaggi in quel pezzo di paradiso
naturale e umano chiamato PLATAMONA, dove si mescolano
e dove si possono trovare affiancati i vari strati sociali della citta’.

Sassari delle arrostite continue, delle graticole piene e delle cotture memorabili,
dei candelieri e della commozione legata a essi.

Sassari e’ la nostra citta’, non si puo’ disprezzare.

IO amo tutto di questa, monotonia e luoghi comuni compresi.


BOCCIETTA

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