giovedì 8 maggio 2008

I SASSARESI E IL CASTELLO

TURREDDIZI IL VECCHIO CASTELLO ARAGONESE

Dagli scavi in Piazza Castello, salta fuori (abbaidda un poggu ...) IL CASTELLO.
E abà, cosa femmu ????? .... si dumandani politici, geometri, archeologi e sassaresi tutti.

Vi pinsemmu noi a dare un suggerimento alla città.
Con uno dei nostri sondaggi democratici che fanno decidere ai sassaresi:

ECCO LE ALTERNATIVE PROPOSTE DALLA COMMISSIONE
  1. Sotterriamo tutto. Che sennò sprechiamo qualche parcheggio.
  2. Ci facciamo una spiaggia sopra.
  3. Recuperiamo il piano cantine (che torna buono a tenerci la birra in fresco)
  4. Stiamo quattr'anni a affarrarci senza decidere un c....

Nel frattempo che decidete il nostro artista vi rappresenta il suo punto di vista......


A videzzi ...........

Anche La Nuova ne parla ...
Tutti in fila davanti al castello gli scavi diventano spettacolo

Lo scavo è uno solo, così pure il ritrovamento archeologico. Ma da quello che si vede ogni mattina in piazza Cavallino de Honestis, c'è un sovraffollamento di direttori dei lavori, archeologi, urbanisti, architetti, storici. Sono gli spettatori, in gran parte pensionati, che seguono gli scavi nel castello aragonese. Gli stessi anziani che, con le mani dietro la schiena, ogni giorno vanno di cantiere in cantiere, per seguire l'avanzare dei lavori.
Una sorta di «impiego», che riempie le ore, e che fornisce decine di argomenti di discussione.
«Io il castello lo sposterei in mezzo alla piazza».


L'archeologo Luca Sanna, assieme agli operai dell'impresa che sta realizzando i sottoservizi, nei giorni scorsi ha riportato alla luce una parte del piano terra e il portale d'ingresso del vecchio castello aragonese. La scoperta è straordinaria, se si tiene conto che, fino a una settimana fa, si pensava che della fortezza fossero rimasti solo alcuni sotterranei. La facciata appena scoperta, però, si trova sotto l'attuale piano stradale di diversi metri. Il muro non è ancora stato portato alla luce completamente. Per ora, in base al materiale raccolto, il viaggio indietro nel tempo tra gli strati di terriccio si è fermato al 1700. Ma il castello risale al 1300. A operazioni concluse, infatti, si dovrebbe parlare di un dislivello totale di almeno cinque metri.

In uno spazio così ristretto, come quello di piazza Cavallino de Honestis, una voragine così profonda crea diversi problemi. Da un lato c'è il discorso della stabilità. È fondamentale verificare la tenuta della facciata e delle pareti di terra intorno allo scavo. Dall'altro c'è la questione, non trascurabile, del futuro del sito e di come renderlo fruibile. Le città italiane offrono decine di esempi, su come si possa conservare e lasciare scoperto uno scavo archeologico del genere. Basta fare un salto a Verona o a Roma per avere le idee chiare. Fondamentale, per capire la portata del ritrovamento, sarà l'esplorazione degli interni. Se fossero rimasti intatti i corridoi e gli ambienti visitati nel 1964 dagli archeologi della soprintendenza (all'epoca si pensava a sotterranei), si potrebbe addirittura ipotizzare di usarli come spazi espositivi. Magari realizzando una mostra permanente sul castello, proprio dentro ciò che resta del castello. Dopo la pausa del fine settimana, domani mattina gli operai riprenderanno a scavare. A fare da spettatori, come sempre, decine di direttori dei lavori, archeologi, urbanisti, architetti e storici.
(21 aprile 2008)

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Bedda intradda in rasgioni .....
Prima ifascemmu tuttu e dabboi andemmu a zirchà sottu terra ........

SOTTERRIAMO TUTTO DI NUOVO !!!!!!!!

DIGHIDIDERA ha detto...

io non vorrei sotterrare nulla... perkè abuttarlo giù non sono state queste generazioni. come è stato ricostruito l abito tradizionale di sassari, ridiamo valore a qualcosa che ci appratiene. sarà solo qualcosa di positivo per la città, e frutterà turisti. bella l'idea del museo permanente nei "corridoi del castello"... ma presumo sia troppo complicato... piu semplice tappare tutto con un bel paio di carichi di cemento e linee blu x pagamento..

Anonimo ha detto...

E perchè non ricostruire?! Ma avete visto come fanno dalle altre parti? Trovano 3 mattoni 3, ricostruiscono quel che era stato perso e poi, a cose fatte, mettono tanti bei cartelli che avvertono quali sono le parti originali e quali invece ricostruite.
E ovviamente fanno pagare tanti bei biglietti per visitare.....
Meglio così che vedere, un bel castello per carità, ma solo sulla carta. Diamoci una mossa!
Franca

Anonimo ha detto...

Lassadelu interrau, chin d'unu iscavu po lu bisitare pacande unu billete comente fachene in tottue!
E iscusade si non conosco su tattaresu, finzas si carchi cosa la cumprendo...
Po Marco: eja, mi son fruschiande sas uricras, ite ti credes chi non ti so leghende? 15/33, andat bene? ;-))))))
Saludos a tottu cantos,
Masedu

Christian ha detto...

Abà lo lasciamo ad arieggiare un po'! Io direi di utilizzarlo come i fori imperiali! Cazz

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