Se altri sassaresi lontani vogliono unirsi, la rubrica "I sassaresi nel Mondo ci scrivono" è aperta !!

Benché oggi sia coniugato con una piemontese, posso dire che la città di Sassari mi manca tanto. A causa di un lavoro che mi tiene molto impegnato (letterariamente e giornalisticamente), non trovo mai il tempo per "scendere giù" a Sassari e poter far rivivere i luoghi della mia infanzia a mia moglie: via Lamarmora (carrera longa); piazza Tola e tutta quella serie di vie del centro storico nelle quali ho giocato (ricordo benissimo i "palazzi rotti" tra via Lamarmora e via Del Fiore).
Io abitavo in via Lamarmora, sopra la merceria di Paolo Dore, e lì vi ho vissuto dal 1960 (quando avevo due anni) sino al 1988. Mi mancano tanto quelle particolari atmosfere che vivevo al risveglio: il vocio di coloro che vendevano "la ciogga" sotto casa e quella voce tipica degli anni '60 «Sei limoni 100 lire!». Ricordo anche volentieri quelle lunghe passeggiate che si faceva assieme agli amici della propria "greffa"; andando verso le "roccette bianche", in zona di Luna e Sole quando non era ancora fabbricato; oppure al campetto di calcio della Buddi Buddi, quando ancora era tutta campagna.
Che dire, mi piacerebbe tanto se voi salutaste Sassari anche da parte mia; anche se son venuto a sapere che ha subito una serie di radicali cambiamenti: soprattutto mancherà quel bellissimo mercato civico nel quale vi giocai coi cari cugini ed i diversi amici.
Un saluto al mio caro amico d'infanzia Tore "pescecane", col quale ho condiviso i più bei momenti della mia gioventù.
Luigi